Sepùlveda, tanti incontri in Italia. E si parla anche di guerra

di Redazione Il Libraio | 22.10.2015

Sepùlveda arriva in Italia per presentare il suo ultimo libro, "Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà"


Luis Sepùlveda, lo scrittore dell’impegno politico e civile, ha trovato attraverso la scrittura delle sue favole un modo per trasmettere a un vasto pubblico, che va dai bambini agli adulti, i valori a lui cari da sempre: l’amicizia, l’impegno politico e civile, il rispetto per gli uomini e per la natura, la fedeltà, e ha scelto come protagonisti delle sue favole gli animali che lui ama moltissimo, nel solco di una tradizione letteraria che va da Esopo a La Fontaine. Nei prossimi giorni Sepùlveda sarà in Italia per alcuni incontri con i lettori e in uno di questi parlerà anche di guerra.

Martedì 27 ottobre alle 18, infatti, presso il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Sepùlveda aprirà il ciclo di incontri Uomini in guerra, una serie di momenti di confronto e dialogo – a cura di Wlodek Goldkorn – con donne e uomini, scrittori, artisti e pensatori per captare i cambiamenti che stiamo attraversando e cercare di interrogarsi su ciò che accade nel mondo, non solo a livello politico e culturale, ma puntando a dare risposte anche a domande sul senso stesso della vita. Un’occasione per ascoltare lo scrittore cileno che ha sempre professato la sua fede alla parola come arma di denuncia, al mestiere di scrivere come impegno civile, al racconto e alla fiaba come difesa dei valori e dei diritti universali dell’uomo: l’uguaglianza, la fedeltà, l’amicizia, il rispetto per gli uomini e la natura.

Dopo i grandi successi di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico e Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza esce oggi la nuova favola “Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà. Sepùlveda ci porta nella sua terra, il sud del Cile, e racconta la storia di un cane legato da una amicizia profonda a un bambino che appartiene agli indios mapuche, da cui lui stesso discende È dura per un cane lupo vivere alla catena, nel rimpianto della felice libertà conosciuta da cucciolo e nella nostalgia per tutto quel che ha perduto. Uomini spregevoli lo hanno separato dal suo compagno Aukamañ, il bambino indio che è stato per lui come un fratello. Per un cane cresciuto insieme ai mapuche, la Gente della Terra, è odioso il comportamento di chi non rispetta la natura e tutte le sue creature. Ora la sua missione – quella che gli hanno assegnato gli uomini del branco – è dare la caccia a un misterioso fuggitivo, che si nasconde al di là del fiume. Dove lo porterà la caccia? Il destino è scritto nel nome, e questo cane ha un nome importante, che significa fedeltà: alla vita che non si può mai tradire e anche ai legami d’affetto che il tempo non può spezzare.

L’APPUNTAMENTO: In occasione di Bookcity, sabato 24 ottobre alle ore 11, presso l’auditorium del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, l’autore presenterà il suo nuovo libro, in compagnia di Luca Crovi.
Domenica 25 ottobre, sempre in occasione di Bookcity, l’autore parteciperà all’incontro “La favola come lettura del mondo” con Pietro Cheli, alle Gallerie d’Italia alle ore 15,30 (prenotazione obbligatoria su Bookcity).
Lunedì 26 ottobre alle ore 18.00 sarà alla Libreria Galla a Vicenza.
Martedì 27 ottobre alle ore 18.00 al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, nell’ambito del ciclo di incontri “Uomini in guerra”. L’evento è trasmesso in diretta streaming sul sito del centro.

Fonte: www.illibraio.it


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