Addio a Luis Sepúlveda: lo scrittore vittima del coronavirus

di Redazione Il Libraio | 16.04.2020

Morto a 70 anni l’autore cileno de “Il vecchio che leggeva romanzi d'amore” e “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Luis Sepúlveda ha unito la lotta contro la dittatura cilena alle campagne ambientaliste e alla difesa della natura. Lo ricorda la sua casa editrice italiana, Guanda


Una vita da romanzo, di grandi viaggi, di grandi battaglie e di libri amatissimi, quella di Luis Sepúlveda Calfucura, nato a Ovalle, Cile, il 4 ottobre 1949. L’autore de Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Il mondo alla fine del mondo, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Patagonia Express, lo scrittore che ha unito la lotta contro la dittatura cilena alle campagne ambientaliste e alla difesa della natura, è morto a Oviedo, nelle Asturie, dove da tempo risiedeva. Lo scrittore era stato colpito dal coronavirus a febbraio, e subito ricoverato. Ne dà notizia con profondo cordoglio la casa editrice Guanda, che ha pubblicato la sua intera opera, dal romanzo d’esordio fino al più recente.

“Quasi trent’anni di collaborazione, di sodalizio, di amicizia, e una produzione, prevalentemente narrativa, che ha dato all’autore un successo sostanziatosi in quasi nove milioni di copie complessivamente vendute dei suoi libri, e una vasta e costante popolarità in Italia”, si legge nel ricordo della casa editrice. “La Guanda, i suoi collaboratori, i suoi amici sono vicini alla moglie Carmen Yáñez, ai figli, alla famiglia e agli editori di altri Paesi con cui ha condiviso l’impareggiabile esperienza di pubblicare l’opera di Sepúlveda”.

Lo scrittore, giornalista, sceneggiatore, regista e attivista cileno, naturalizzato francese aveva da poco festeggiato i settant’anni a Milano con gli amici di Guanda, la sua casa editrice italiana.

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La sua vita, caratterizzata da una militanza politica iniziata fin da giovanissimo, è stata dunque segnata dall’esperienza dell’esilio: durante la presidenza di Salvador Allende si iscrive al Partito Socialista ed entra a far parte della guardia personale del Presidente cileno. Dopo il colpo di stato che instaura la dittatura di Pinochet nel 1973 viene arrestato; sarà liberato sette mesi dopo per le pressioni di Amnesty International. Dopo un secondo arresto viene condannato all’esilio. Nel 1979 raggiunge il Nicaragua dove si unisce alle Brigate Internazionali Simón Bolívar. Dopo la fine della rivoluzione si stabilisce in Europa, prima ad Amburgo e poi in Francia. Tra il 1982 e il 1987 è membro dell’equipaggio su una nave di Greenpeace.

Dal 1996 viveva a Gijón, nelle Asturie, con la moglie Carmen Yáñez, poetessa cilena e grande amore di una vita.

Luis Sepúlveda ha conquistato la scena letteraria internazionale con il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, pubblicato in Italia nel 1993, cui hanno fatto seguito: Il mondo alla fine del mondo, Un nome da Torero, La frontiera scomparsa, e via via gli altri libri, Diario di un killer sentimentale, Jacaré, Patagonia Express, Le rose di Atacama, Raccontare, resistere (con Bruno Arpaia), Il generale e il giudice, Una sporca storia, I peggiori racconti dei fratelli Grimm (con Mario Delgado Aparaín), Il potere dei sogni, Cronache dal cono sud, La lampada di Aladino, L’ombra di quel che eravamo, Ultime notizie dal Sud (con Daniel Mordzinski), Ritratto di gruppo con assenza, Ingredienti per una vita di formidabili passioni, L’avventurosa storia dell’uzbeko muto. Con Carlo Petrini ha scritto Un’idea di felicità e con Petrini e José Muijca Vivere per qualcosa. L’ultimo romanzo pubblicato è La fine della storia.

Nel 1997 è iniziata la produzione favolistica con Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, pubblicata da Salani e poi da Guanda: uno straordinario successo seguito dalle altre fortunate favole, Storia di un topo e del gatto che diventò suo amico, Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà, fino a Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa.

Con il suo editore italiano Sepúlveda ha dato vita a una collana di narrativa, “La frontiera scomparsa”, destinata a ospitare scrittori spagnoli e latinoamericani.

A lui si devono inoltre la nascita del Salón del Libro Iberoamericano di Gijón e il Premio per inediti Las Dos Orillas. Tra i molti riconoscimenti ricevuti, la laurea honoris causa in Lettere presso l’Università di Urbino, il Premio Chiara alla carriera e il Premio Hemingway per la Letteratura.

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Fonte: www.illibraio.it


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