Da "Le mille luci di New York" di Jay McInerney a "Io, lei, Manhattan" di Adam Gopnik, passando per "La musa" di Jonathan Galassi, fino ad arrivare, tra gli altri, a "Tutto quel che è la vita" di James Salter: una selezione di libri di ieri e di oggi ambientati nella Grande Mela che raccontano storie di scrittori ed editori...
Tanti grandi romanzi sono stati ambientati a New York nel corso dei decenni. Non solo: la Grande Mela è anche una delle capitali mondiali dell’editoria, e inevitabilmente molte delle storie newyorkesi raccontano proprio di scrittori, editori e, in generale, del mondo culturale.
Per fare un esempio recente, nel memoir Io, lei, Manhattan, Adam Gopnik (firma del New Yorker dal 1986 e autore tra gli altri, di Una casa a New York e L’invenzione dell’inverno, tutti editi in Italia da Guanda) ambienta il suo libro nella città più nota degli Stati Uniti, che rappresenta, per lui e per la sua fidanzata (e poi moglie), una metropoli ricca di opportunità, dove tutti possono realizzarsi e trovare la propria strada.
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E a proposito di romanzi del ‘900 che raccontano l’universo scintillante e vivace di New York, è difficile non citare due grandi classici, come Colazione da Tiffany di Truman Capote, o Il grande Gastby di F. Scott Fitzgerald, no?
Qui di seguito proponiamo una selezione (che ovviamente non ha la pretesa di essere esaustiva, e in cui i titoli non sono proposti in ordine di importanza) di libri di ieri e di oggi ambientati nel mondo culturale della Grande Mela.
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Adam Gopnik – Io, lei, Manhattan
Manhattan, inizio degli anni Ottanta. I novelli sposi Adam e Martha sono appena sbarcati dal Canada a New York, la città dove tutto sembra possibile. Per ora si accontentano di vivere in un minuscolo monolocale in un seminterrato, ma sanno che la Grande Mela è il luogo ideale per mettere a frutto ambizione e talento. Quello di Adam sta nella capacità di mettere in fila le parole. È in grado di spaziare con naturalezza e ironia da temi di cultura alta ad argomenti più popolari. Le sue doti lo portano a incontrare numerose persone e a cambiare spesso impiego: prima lavora alla Frick Library, poi al MoMA fino ad approdare alla rivista GQ. Attraverso la voce divertita di un grande affabulatore, Io, lei, Manhattan (Guanda, 2019, traduzione di I.C. Blum) è un racconto in cui si mescolano digressioni filosofiche sulla società del consumo, sulla moda, sul progresso e sui sogni degli esseri umani.
Jonathan Galassi – La musa
Nel romanzo La musa (Guanda, 2015, traduzione di Silvia Pareschi), suo esordio letterario, Jonathan Galassi (presidente della prestigiosa Farrar, Straus e Giroux) racconta i protagonisti, le vicende turbolente, gli amori e gli scandali dell’editoria americana e internazionale, dalla prospettiva di un insider. Il protagonista, Paul Dukach della casa editrice P&S in Union Square, inizia a muovere i primi passi nel mondo dei libri, imparando a relazionarsi con agenti letterari arroganti e con autori tanto brillanti quanto permalosi. Ma l’incontro casuale con la contesa poetessa Ida Perkins travolge le certezze di tutti, dando a Paul la possibilità di dimostrare il suo grande valore.
James Salter – Tutto quel che è la vita
Tutto quel che è la vita (Guanda, 2016, K. Bagnoli) mette in scena le dinamiche e le consuetudini di un mondo editoriale d’altri tempi. Ambientato nel 1944, alla vigilia di uno degli scontri navali decisivi per la risoluzione del secondo conflitto mondiale, il romanzo di Salter (1925 – 2015) racconta la vita di Philip Bowman, i suoi amori e i suoi viaggi: dal Giappone a New York, dalla Virginia a Londra, fino ad arrivare in Spagna, luogo in cui il protagonista si ritroverà coinvolto in un’esaltante passione amorosa.
Paul Auster – Trilogia di New York
La Trilogia (Einaudi, 2014) di Paul Auster è composta da tre romanzi ambientati tra le strade di New York, che fanno da cornice a una profonda inquietudine esistenziale. In Città di vetro il protagonista è uno scrittore di gialli alle prese con un mistero da risolvere; Fantasmi racconta la vicenda di un detective che si ritrova vittima del suo stesso lavoro; mentre La stanza chiusa è la storia di uno scrittore che abbandona la vita pubblica e cerca di distruggere le copie della sua ultima opera.
Jay McInerney – Le mille luci di New York
II protagonista del romanzo cult degli anni Ottanta Le mille luci di New York (Bompiani, 1988, M. Caramella) lavora presso una rivista chic della Grande Mela, ma la sua vita notturna, fatta di locali alla moda e di serate che finiscono all’alba, non si concilia molto bene con la sua routine quotidiana. Il suo capo, una donna severa ed esigente, non è disposta a tollerare le sue distrazioni: per questo lo licenzia senza preavviso. Intanto la sua vita privata non va meglio. Anche la moglie, una ex ragazza di provincia diventata modella di successo, lo scarica da un giorno all’altro senza troppe spiegazioni, e il nostro protagonista è costretto a fare i conti con il suo passato e con quello che è diventato.
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Michael Chabon – Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay
Dopo essere scappato da Praga durante l’occupazione nazista, il giovane artista ebreo Josef Kavalier approda a New York. Qui incontra suo cugino Samuel Klayman, con il quale inventa un nuovo eroe a fumetti, l’Escapista, maestro della fuga in lotta contro i nazisti del terribile Attila Haxoff. Il successo dell’opera è immediato. Attraverso uno stile ironico e leggero, Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay (BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 2003) racconta gli orrori della guerra, il sogno americano e la cultura pop, tra eroi dei fumetti, celebrità del cinema, dell’arte e della musica. Ma, soprattutto, la nascita dell’immaginario del fumetto nella Grande Mela…
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Fonte: www.illibraio.it