Asier e Joseba sono due giovani baschi che, imbevuti di ideologia nazionalista, decidono di lasciare tutto per entrare nell’ETA. Fernando Aramburu torna al mondo di Patria e questa volta racconta, con umorismo caustico, l’addestramento alle armi di due ragazzi spediti nella parte basca della Francia, e più precisamente in una fattoria di allevatori di galline: Asier, rigido e disciplinato, e Joseba, timido e impacciato, si sottopongono con spirito all’inquadramento e attendono ordini, sospinti dalla forza cieca delle loro convinzioni. Proprio quando si sentono pronti all’azione l’ETA annuncia in tv la fine della lotta armata e lo scioglimento delle cellule. Che fare? Ventenni e sprovveduti, senza il becco di un quattrino, decidono di fondare una nuova organizzazione di cui sono gli unici membri. Tra furtarelli, sequestri e amicizie inaspettate, i due si trovano ad affrontare un’avventura rocambolesca, mentre gli ideali si scontrano sempre più ferocemente con la nostalgia di casa…

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Una storia divertente e demolitrice. Soprattutto demolitrice

[ABC]

È possibile avvicinarsi a un incubo con ironia? Aramburu ci è riuscito. Un romanzo che si divora.

[La Lectura – El Mundo]

Il tempo ha confermato Fernando Aramburu come uno dei nostri narratori più potenti.

[Cultura/s de La Vanguardia]

Un'opera felicemente riuscita… non solo dal punto di vista letterario, ma anche nel legame morale con l'indimenticabile Patria.

[Babelia – El País]

Con Figli della favola Aramburu torna all'universo di Patria, il suo libro più potente, e a quel 2011 nel quale l'ETA annunciò la fine della lotta armata, per raccontare lo strascico di dolore e di lacerazione lasciato, le comunità lacerate, i sentimenti feriti, il senso della famiglia

[L'Espresso]

Una parodia dei terroristi per demolire la retorica nazionalista

[Robinson – la Repubblica]

Figli della favola non rinuncia, con il suo retrogusto amaro e malinconico che sembra tratto dalle grandi "commedie all'italiana", a una salda posizione etica

[TuttoLibri - la Stampa]

Una piccola sinfonia

[La lettura - Corriere della Sera]

L'autore

Fernando Aramburu

Fernando Aramburu

Fernando Aramburu, nato a San Sebastián nel 1959, ha studiato Filologia ispanica all’Università di Saragozza e negli anni Novanta si è trasferito in Germania per insegnare spagnolo. Dal 2009 ha abbandonato la docenza per dedicarsi alla scrittura e alle collaborazioni giornalistiche. Patria, grande successo di critica e di pubblico in Spagna, vincitore del Premio de la Crítica, tradotto in 34 lingue, è stato pubblicato nel 2017 da Guanda e ha avuto anche in Italia una straordinaria accoglienza, vincendo il Premio Strega Europeo e il Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Nel 2020 Guanda ha pubblicato un graphic novel ispirato al romanzo. Sempre per Guanda sono usciti gli altri suoi libri: Anni lenti, Dopo le fiamme, Mariluz e le sue strane avventure, Il rumore di quest’epoca, I rondoni e Figli della favola.
Il suo ultimo romanzo è Il bambino, da cui verrà tratto un film, scritto e diretto da Mariano Barroso, in uscita su Netflix.