Nella Roma degli anni Ottanta, la boutique Joséphine è un angolo di Parigi nel cuore dei Parioli: gli affari vanno a gonfie vele grazie al fiuto della proprietaria, Marie-France. Il suo entusiasmo contagia l’indecifrabile socio Giosuè e le tre ragazze che lavorano per lei, ansiose di conquistarsi libertà e indipendenza. Tra loro Barbara, eterna laureanda in filosofia, pronta a lasciare che Marie-France le insegni a vivere. Imparerà da lei che la moda è tutt’altro che una faccenda frivola: è un rito, un gergo, un sogno, un segreto… Tutto procede per il meglio, finché Marie-France non ha un’idea che si rivelerà catastrofica: aprire una linea per adolescenti. Giorno dopo giorno, la superficie della serenità apparente comincia a incrinarsi. Compaiono strani messaggi in codice, minacce, e intorno alla boutique si diffonde una calunnia infamante che non risparmia nessuno. Una ragazzina scompare: c’è una relazione con quel che si dice in giro?
Attraverso un romanzo intrigante e pop, Gaspari racconta la società, le sue derive e i suoi infamanti pregiudizi.
La calunnia non conosce innocenti, lo sapete? La gente ascolta e giudica, e anche se decide di non credere, ugualmente si lascia convincere senza darlo a vedere. Mormora. Qualcosa sotto deve pur esserci, qualcosa avranno pur fatto. Se non questa, la colpa sarà un'altra.
Marie-France ci mostrava che il tempo non può essere fermato, ma proprio nelle mode, che cambiano e lo cambiano, trova la sua sublimazione.
Scrivere somiglia forse più a sognare: come il sogno, richiede una quantità esorbitante di materiale combustibile da cui trarre i filamenti di trame che a lungo resteranno invisibili agli occhi del mondo.
Molta gente pensa che la moda sia una faccenda frivola, roba per donnicciole superficiali e arriviste; vi assicuro che se aveste conosciuto Marie-France vi sareste ricreduti in un batter d'occhio.