Isabel Dalhousie, filosofa e investigatrice, è ormai soprattutto una mamma premurosa, attenta alle esigenze del suo piccolo Charlie. Ma da inguaribile 'intromettitrice' continua ad avere la tendenza a occuparsi degli affari altrui, naturalmente a fin di bene. L'etica, per lei, non è per niente astratta, anzi, è parte della vita di tutti i giorni: dovrebbe dare il suo parere spassionato sull'esecuzione di un brano musicale che ha detestato? Dovrebbe pubblicare sulla rivista che dirige lo studio filosofico di un ex collega, anche se inadeguato da ogni punto di vista? Dovrebbe prestare dei soldi a un ragazzo che rimane vago sul motivo per cui ne ha bisogno? E poi c'è la nipote Cat, da aiutare con la gestione della gastronomia e del sempre più eccentrico Eddie, il commesso, e una crisi di coppia passeggera con Jamie, il suo giovane compagno, che la trascura per nuove amicizie. In mezzo a tutte queste preoccupazioni quotidiane, il suo spirito da detective non viene comunque meno: così quando in maniera fortuita, durante una conversazione, viene a conoscenza della vicenda di un medico la cui carriera sta per essere rovinata, forse ingiustamente, Isabel non riesce a tirarsi indietro e comincia a indagare, muovendosi con tatto e determinazione finchè il caso, a suo modo, non verrà chiarito.
Una ventata d'aria fresca nella detective story: disprezza le convenzioni, snobba i cliché e stravolge i pregiudizi. Le avventure di Isabel Dalhousie affascinano per il calore umano che trasmettono. La protagonista piace perché è vera.
Difficile resistere alle avventure un filo strampalate di questa Miss Marple del pensiero, direttrice della Rivista di Etica Applicata. Un perfetto e rilassante equilibrio di ironia, leggerezza e buoni sentimenti.