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Esercizi di sopravvivenza

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«Lo sa che cosa l’aspetta, se viene arrestato dalla Gestapo?» È la domanda secca, diretta, che il ventenne Jorge Semprún, nel 1943, si sente rivolgere da Henri Frager, il capo della cellula di Resistenza francese a cui appartiene. Una domanda che sottintende una sola risposta: la tortura.
Di questa esperienza, per tutta la vita, Semprún ha parlato poco, ma in Esercizi di sopravvivenza, prima parte del suo «libro interminabile» rimasto tragicamente
incompiuto, la affronta con una chiarezza e insieme un pudore che vanno nella direzione opposta al facile eroismo. Perché «sarebbe assurdo, persino nefasto» si legge,
«considerare la resistenza alla tortura alla stregua di un criterio morale assoluto». In un movimento incessante tra presente e passato, l’autore rievoca situazioni, personaggi,
volti ed episodi della deportazione e della liberazione, e nello stesso tempo medita, da pensatore quale è, sulle relazioni tra la realtà e la scrittura, personalizzando
la storia mentre storicizza la propria vita, coniugando l’intimo con il frastuono e il furore, come osserva Régis Debray nella postfazione. Esercizi di sopravvivenza che a noi impongono un esercizio di riflessione.
Titolo
Esercizi di sopravvivenza
ISBN
9788823532755
Autore
Collana
Casa Editrice
GUANDA
Dettagli
144 pagine, Brossura
Prezzo di questa edizione cartacea


La scrittura o la vita

La scrittura o la vita

J. Semprun

«Nel 1947 avevo abbandonato il progetto di scrivere. Ero diventato un altro per rimanere in vita.» Reduce da Buchenwald…

19,00€



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