L’esegesi coranica e il corpo agiografico musulmano hanno reso la figura del profeta Maometto un riferimento assoluto per l’islam. Sulle bandiere dell’Isis si legge la frase «Dio è Messaggero di Maometto». Ma come può Dio diventare Messaggero del proprio profeta? È questa la domanda da cui riparte il dibattito tra Adonis e la psicoanalista Houria Abdelouahed, un confronto che mira a dimostrare come in questa religione la nozione stessa di profezia, con i suoi aspetti simbolici e i dogmi religiosi, sia utilizzata al fine di camuffare e sorreggere le strutture del potere. Per farlo Adonis svela come mistificazioni, omissioni e imposizioni abbiano permesso alle leggende di mescolarsi alla Storia fino a diventare realtà. Ed è quando Storia e leggenda divengono indistinguibili, sostiene, che si genera una violenza ai danni del pensiero, che fa da sfondo a quella fisica. Dopo Violenza e islam – che ha messo a fuoco il fallimento della Primavera araba, gli attentati terroristici e la nascita dell’Isis – Adonis prosegue il tentativo di elaborare una comprensione oggettiva dell’islam, che permetta di distinguere tra «chi legge il Corano per interesse personale e chi per avvicinarsi a Dio».

Sfoglia le prime pagine

Nell’islam ha sempre trionfato il potere politico. Fin dagli esordi della fondazione islamica, la società civile è sempre stata sotto il giogo del potere politico. Ancora oggi, quando si parla di cambiamento, non si tratta tanto di un cambiamento nella struttura sociale o politica, quanto di un avvicendamento delle persone che esercitano il potere.

L'autore

Adonis

Adonis

Ali Aḥmad Sai‘īd Esber, questo il vero nome di Adonis, è uno dei più importanti poeti e intellettuali del mondo arabo. Nato in un villaggio siriano nel 1930 da una famiglia di origine contadina, ha compiuto gli studi universitari a Damasco, laureandosi in filosofia. Successivamente si è trasferito a Beirut, dove ha lavorato come insegnante e giornalista. Ora vive a Parigi. La sua opera è stata insignita di numerosi premi letterari, in Francia, in Italia, in Turchia e in Libano. Nel 2002 gli è stato conferito il premio «Ennio Flaiano» per la letteratura, sezione poesia. Nelle edizioni Guanda i suoi libri di poesia: Memoria del vento, Cento poesie d’amore, Storia lacerata nel corpo di una donna, Singolare in forma di plurale, La foresta dell’amore in noi e Prendimi, caos, nelle tue braccia. Guanda ha pubblicato anche le raccolte di saggi La preghiera e la spada, La musica della balena azzurra, Oceano nero e i pamphlet Violenza e islam e Profezia e potere.