Henry Chinaski, l'abituale alter ego di gran parte dei romanzi di Bukowski, qui è ancora un ragazzo, figlio di immigrati tedeschi, alla scoperta della "sua" America attraverso le periferie urbane. La scuola, i piccoli furti, i giochi di strada, le risse, il baseball, le ragazze, l'iniziazione al sesso. È un apprendistato ruvido, duro, ma spesso anche divertente. Henry Chinaski lo percorre come tutti gli altri, ma in modo un po' speciale, poiché per il ragazzo Henry, così come per il Chinaski adulto, la vita è un attrito continuo con la realtà. E non è un caso se verso la fine del romanzo comincerà a frequentare deliberatamente i bassifondi: quasi una prova generale di quel futuro che lo aspetta.
La sua era la musica nascosta delle strade e delle periferie.
Pagina dopo pagina ti colpisce e ti commuove.
Bukowski ha portato tutti con i piedi sulla terra, anche gli angeli.