Nel loro classico e inconfondibile intreccio di teatro, storia e provocazione, Dario Fo e Franca Rame raccontano in questo monologo un san Francesco lontano dalle immagini edulcorate della tradizione. Francesco è un uomo carismatico e multiforme, che ride e che canta. È un santo ribelle, che amava definirsi «jullàre al servizio di Dio», capace non solo di parlare al cuore del popolo con la forza del gesto, della parola, della risata, ma anche di trasmettere l’immagine di un Dio vicino e aperto al dialogo. Attraverso documenti dimenticati e riscoperti, cronache antiche, testi canonici del Trecento e leggende popolari, Fo dipinge un ritratto vivido di un Francesco umano e sovversivo, un poeta del sacro che sfida il potere e sceglie la povertà come forma estrema di libertà. Scritto con la potenza scenica e la tipica leggerezza del premio Nobel, Lu Santo Jullàre Franzesco è un inno al teatro che parla al presente, e che oggi torna in una nuova edizione in occasione dell’ottavo centenario della morte del santo.
Nei primi anni del 2000 dopo Cristo, un Papa appena eletto ha voluto darsi il nome di Francesco, lo stesso del Santo d'Assisi. Nessuno prima di Bergoglio ha avuto la forza e il coraggio di assumere quel nome, poiché san Francesco con quel suo inconsueto modo di concepire il cristianesimo non si era certo procurato una vita facile.