Chi era davvero Tristan Egolf? Quando Zachary Crane, giovane giornalista americano in crisi, si imbatte per caso in un vecchio romanzo in una libreria di Parigi, questa domanda inizia a tormentarlo. Il libro, Le Seigneur des porcheries, è opera di un autore sconosciuto: Tristan Egolf, nato nel 1971 e morto suicida a soli trentatré anni in Pennsylvania. Uno scrittore visionario dall’anima irrequieta, rifiutato da tutti gli editori degli Stati Uniti ma ben accolto dal mondo letterario francese. La leggenda vuole che, mentre suonava la chitarra sul Pont des Arts, Tristan avesse incontrato una ragazza e se ne fosse innamorato; il padre di lei era il grande scrittore Patrick Modiano, e sarebbe stato lui a scoprire il talento del ragazzo e a presentare il suo manoscritto a Gallimard. Zachary Crane allora, forse perché anche lui come Tristan è esule volontario nella capitale francese, si trasforma in un detective letterario e si immerge in una ricerca appassionata tra Europa e Stati Uniti, per ricostruire la vita di Tristan Egolf al di là del mito.
Mescolando le testimonianze di chi gli era stato vicino, documenti, memorie e articoli di giornale, Adrien Bosc compone un ritratto dove tutto è vero ma tutto è romanzo, un’indagine sull’identità e sulla scrittura che ripercorre la parabola di un autore dimenticato troppo presto.
C'era una volta uno scrittore americano senza un soldo, che girava con un manoscritto rifiutato da tutti gli editori della East Coast e che aveva trovato un posto a Parigi nel palazzo dove era vissuto Hemingway. Una domenica incontra una giovane donna di cui si innamora. Lei è la figlia di uno scrittore francese del quale lui ignora sia il nome sia l'importanza. Un giorno, il padre si imbatte nel manoscritto del giovane, lo dà al proprio editore, il testo circola, e il suo valore letterario dissipa ogni dubbio. Il libro viene tradotto. Ironia della sorte, gli stessi che lo avevano rifiutato nel suo Paese se lo contendono.