Mariapia Veladiano, dopo più di trent’anni di lavoro, prima come insegnante e poi come preside, la conosce bene, la scuola. Conosce i ragazzi, l’energia che corre tra i banchi, le adolescenze fatte di paura e desiderio, il futuro che promette e insieme minaccia. E conosce bene i professori, il loro lavorare in condizioni sempre più difficili, il fare i conti con una professione che ha perso prestigio e riconoscimento, il sopperire agli impietosi tagli ministeriali con le risorse personali (non solo di spirito). Conosce le parole della scuola ˗ ansia, entusiasmo, vergogna, condivisione, integrazione, esclusione, empatia, identità, equità ˗ e il suono che fanno tra i banchi, dove la vita è più urgente che altrove, dove la vita stessa sta più che altrove. Perché in aula si imparano le parole giuste per capire sé stessi, gli altri, il mondo. E la vita.
 

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Perché possono essere forti senza essere violente, possono trasformare il mondo, possono ricostituire la fiducia e la giustizia, e mettono in gioco la volontà e l’intelligenza delle donne e degli uomini.

Nelle aule come nella vita può capitare che le emozioni diventino bufera che travolge. Nella scuola di più, non solo perché ci si passa un mare di giorni e anni e i rapporti sono stretti stretti e le interazioni necessarie. Ma anche perché le aule sono affollate di portatori privilegiati di desideri. Da giovani il desiderio è moltitudine.

La parola è capace di custodire il buono della nostra comune umanità.

La parola abita le aule di scuola. Ecco la scelta di mettere al centro le parole. Perché possono essere forti senza essere violente, possono trasformare il mondo, possono ricostituire la fiducia e la giustizia, e mettono in gioco la volontà e l’intelligenza delle donne e degli uomini.

Chi insegna non crede, ma sa che si può migliorare, che a scrivere meglio si impara continuamente, che anche le vite possono essere riparate.

L'autore

Mariapia Veladiano

Mariapia Veladiano

Mariapia Veladiano, laureata in filosofia e teologia, ha lavorato per più di trent’anni nella scuola, prima come insegnante e poi come preside. Il suo primo romanzo, La vita accanto, ha vinto il Premio Calvino ed è arrivato secondo al Premio Strega nel 2011. Guanda ha pubblicato il suo saggio Parole di scuola e i romanzi Una storia quasi perfetta, Lei (su Maria di Nàzaret), Adesso che sei qui (vincitore del Premio Flaiano 2021), Quel che ci tiene vivi e Il tempo è un dio breve. Collabora con la Repubblica, Avvenire, L’Osservatore Romano e con la rivista Il Regno.

Prossimi eventi

13Dic

Incontro con Mariapia Veladiano Auditorium Comunale G. Tebaldini
Viale Alcide De Gasperi 124 - 63074 San Benedetto del Tronto (AP)

Mariapia Veladiano presenta Dio della polvere