C'è una cupa vicenda che ancora aleggia nelle strette vie di Milano tra il Carrobbio e via Bagnera, una storia di omicidi e interessi, che ruota attorno a quello che a buon diritto è considerato uno dei primi serial killer italiani, Antonio Boggia, "il mostro della Stretta Bagnera", condannato a morte per i suoi delitti nel 1862. Maurizio Cucchi, affascinato dall'epoca e dall'ambiguità del personaggio, ha voluto restituirceli entrambi in questo romanzo che è insieme indagine storica e criminale, racconto di una città e di un assassino. Da Urio, il paesino sul lago di Como che diede i natali al Boggia, fino agli archivi giudiziari di Milano, Cucchi ci restituisce uno spaccato della Milano della seconda metà dell'Ottocento e la storia di un "mostro" antesignano di tanti "mostri" di oggi.
L'indifferenza dell'assassino
Maurizio Cucchi
L'autore
Maurizio Cucchi
Maurizio Cucchi è nato a Milano, dive vive, il 20 settembre 1945. Poeta, ha esordito nel 1976 con Il disperso (Mondadori, nuova ed. Guanda 2018), poi compreso, con le successive raccolte, nel riassuntivo Poesie 1963-2015 (Oscar Mondadori, 2016). Ha pubblicato i versi per teatro Jeanne d’Arc e il suo doppio (Guanda, 2008) e la raccolta Paradossalmente e con affanno (Einaudi, 2017) comprendente in gran parte testi giovanili. È autore dei romanzi Il male è nelle cose (Mondadori, 2005), La maschera ritratto (Mondadori, 2011) e L’indifferenza dell’assassino (Guanda, 2012); inoltre del volume di prose La traversata di Milano (Mondadori, 2007). Ha pubblicato una raccolta di saggi e articoli: Cronache di poesia del Novecento (Gaffi, 2010). Ha curato, con Stefano Giovanardi, l’antologia Poeti italiani del secondo Novecento, 1945-1995 (Mondadori, 2004). Ha tradotto l'intera opera narrativa di Stendhal in tre volumi per i Meridiani Mondadori (1996,2002,2008). Collabora con "Il Giorno»", "La Stampa" e "Avvenire".