Come sempre in Bukowski, anche le pagine di questo libro sono dominate da un'esigenza di infrangere le regole di ogni buona convenienza, stilistica e no. In nessuna delle altre sue opere ci troveremo di fronte a un Bukowski più arrabbiato, più deciso a descrivere e a descriversi in una totale nudità. La rabbia e il dolore di fronte allo spettacolo della vita si uniscono a un lucido e irresistibile umorismo che rende sopportabile il dolore del mondo.
Pagina dopo pagina ti colpisce e ti commuove.
La sua era la musica nascosta delle strade e delle periferie.
In un'epoca di conformismo, Bukowski scrive delle persone che nessuno vorrebbe essere: il brutto, l'egoista, l'emarginato, il pazzo.
Bukowski ha portato tutti con i piedi sulla terra, anche gli angeli.