Che cosa significa essere buoni? Katie Carr non se l’è mai chiesto: una donna che ha scelto di diventare medico per aiutare gli altri e che ha cresciuto i figli seguendo i valori morali più profondi, non ha nemmeno bisogno di porsi la questione. Finché quella donna non tradisce il marito. E allora il marito, David, decide di dare una svolta alla propria vita: smette di essere «l’uomo più arrabbiato di Holloway» per diventare buono. Niente di più azzeccato, a questo punto, dell’entrata in scena di BuoneNuove. Piercing alle sopracciglia, una storia di droga alle spalle e tecniche di guarigione dello spirito e del corpo capaci di sfidare tutta la scienza medica, BuoneNuove aiuta David a mettere a punto strategie di bontà: lasagne prese dal congelatore di casa per sfamare i barboni, giocattoli sottratti ai figli e dati ai bambini meno fortunati e infine un bel manuale di istruzioni su come redistribuire le ricchezze nel mondo…
Spostando il suo sguardo arguto sui temi della famiglia e dell’amore, Nick Hornby mette a nudo, con ironia e una nota di amarezza, le nostre ipocrisie, le debolezze e le menzogne che non vorremmo ammettere.

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L'autore

Nick Hornby

Nick Hornby

Nick Hornby è nato nel 1957 e vive a Londra. I suoi libri sono pubblicati in Italia da Guanda: Alta fedeltà, Un ragazzo, Febbre a 90’, 31 canzoni, Non buttiamoci giù, Una vita da lettore, Tutto per una ragazza, Shakespeare scriveva per soldi, Tutta un’altra musica, È nata una star?, Sono tutte storie, Tutti mi danno del bastardo e Funny Girl. Sempre da Guanda sono usciti tre volumi da lui curati: i racconti di Le parole per dirlo, la raccolta di scritti sulla musica Rock, pop, jazz & altro e la raccolta di scritti sul calcio Il mio anno preferito, oltre allo script cinematografico An Education. Nick Hornby collabora anche a varie testate, fra cui «Internazionale».