Palestina, una calda sera d’autunno, un anno imprecisato tra la fine della Seconda guerra mondiale e il riconoscimento dello stato d’Israele. La resistenza ebraica lotta in Terra Santa contro il mandato britannico.
Gli inglesi impiccheranno all’alba il prigioniero David ben Moshe, e i clandestini ebrei hanno deciso che, nello stesso momento, risponderanno giustiziando a loro volta un ostaggio, il capitano John Dawson. L’ingrato compito tocca al giovanissimo Elisha, emigrato in Palestina dopo aver vissuto l’inferno dei lager nazisti e dopo aver perso la sua famiglia. Durante la lunga notte che precede l’esecuzione, la mente del ragazzo è visitata dai ricordi: Elisha vede suo padre, sua madre, il suo maestro e il bambino che lui era. Le loro ombre sono lì, nel nascondiglio della resistenza, non per condannare l’atto che sta per compiere, ma perché il dramma di Elisha è il dramma di un’intera civiltà e di tutto un popolo. Un popolo che, per sopravvivere, dovrà imparare l’odio e la guerra. Narrato in uno stile scarno, di straordinario potere allusivo e metaforico, il tragico passaggio dal ruolo di vittima a quello di carnefice si dilata fino ai confini di una più ampia riflessione: sul destino dell’uomo, sul come e sul quanto la presenza di Dio possa influire su tale destino.

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L'autore

Elie Wiesel

Elie Wiesel

Elie Wiesel (Sighet, Transilvania, 1928-New York 2016) è stato deportato bambino ad Auschwitz e poi a Buchenwald, dove ha perduto i genitori e una sorella. Dopo avere studiato a Parigi, ha iniziato a lavorare come giornalista. In seguito a una conversazione con François Mauriac ha deciso di raccontare la propria esperienza in un libro, La notte, che è stato tradotto in più di trenta lingue. È autore di oltre 40 libri tra romanzi, saggi e testi teatrali, e di una autobiografia in due volumi. Con Garzanti ha pubblicato Dopo la notte (2004), Le storie dei saggi (2006), La danza della memoria (2008) e Le due facce dell’innocente (2013). Premio Nobel per la Pace nel 1986, ha dato vita con la moglie Marion alla Elie Wiesel Foundation for Humanity.