Tutto ha inizio da un’illuminazione: la mattina dopo aver passato una notte d’amore con il marito Bruno, appena rientrato da un viaggio di lavoro, senza alcun motivo apparente Marianne decide di lasciarlo. È a questo punto che, rimasta nella sua casa con il figlio di otto anni, può cominciare una nuova vita; immersa in un’aria sospesa e malinconica, Marianne riprende il lavoro da traduttrice e, impermeabile a critiche e incomprensioni, respinge ogni tentativo di seduzione. Con una narrazione essenziale, attenta al gesto più quotidiano, Peter Handke ci mostra l’anima di una donna che, attraverso un isolamento desiderato e sofferto, tenta di trovare se stessa.

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In questa storia c'è tutto Peter Handke, con la sua particolare, originale visione del mondo che implica necessariamente la provocazione, anche quando è sotterranea ed emerge solo a tratti. Qui è una donna a fare questa scelta coraggiosa e dolorosa, ad andare alla scoperta di se stessa.

[la Repubblica]

Una vita pura, essenziale, che brilla nei dettagli minimi.

[Claudio Magris]

L'autore

Peter Handke

Peter Handke

Peter Handke, nato a Griffen (Austria), nel 1942, è romanziere, drammaturgo e poeta. La casa editrice Guanda ha pubblicato Storie del dormiveglia, Falso movimento, Il peso del mondo, La storia della matita, Pomeriggio di uno scrittore, Epopea del baleno, Saggio sul luogo tranquillo, Saggio sul cercatore di funghi, Prima del calcio di rigore, L'ambulante, I giorni e le opere e I calabroni. Nel 2009 gli è stato conferito il premio Franz Kafka e nel 2014 ­l’International Ibsen Award. Ha collaborato in varie occasioni con il regista Wim Wenders, fino a Il cielo sopra Berlino. Nel 2019 gli è stato conferito il Premio Nobel per la Letteratura per "la sua opera influente che ha esplorato con ingegnosità linguistica la periferia e la specificità dell’esperienza umana".