L’investigatore privato Elia Contini è chiamato a occuparsi di un delicatissimo caso di scomparsa. Nel 1998 Eugenio Torres, noto medico, amante del trekking, fondatore di scuole in Niger, all’improvviso sparisce dalla faccia della terra. Vent’anni dopo, alla morte della moglie, i figli assumono Contini per tentare di capire che cosa sia accaduto al padre. Secondo alcune voci, il medico era fuggito in mezzo ai suoi protetti nel Sahara nigerino. E proprio dalla vastità del deserto, un giorno arriva in Svizzera un giovane migrante. Moussa ag Ibrahim appartiene al popolo tuareg e dichiara di avere prove che Torres è vivo e che ha bisogno di aiuto. L’investigatore e l’uomo del deserto formano così una coppia improbabile, che indagando nel passato scoprirà, dietro la scomparsa di Torres, un segreto pericoloso. Sullo sfondo del microcosmo svizzero si confrontano due culture radicalmente opposte. Ma sono poi davvero opposte? O forse invece esiste qualcosa in comune tra le vette innevate delle Alpi e le eterne distese del Sahara?

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«Un nuovo, autentico narratore del giallo italiano. Ma è svizzero, e si chiama Andrea Fazioli.»

[Gianni Biondillo]

Moussa pensò che in un certo senso la Svizzera assomigliava al Sahara. Era una nazione piccola, rispetto al Niger, ma tutte quelle montagne, quei ghiacciai, quelle rocce erano come un deserto accartocciato e ripiegato su sé stesso.

Moussa non aveva mai pensato di appartenere a un paese. Dove metteva la tenda, dove pascolava il bestiame era casa. Ma dappertutto sotto i piedi c’era il suolo e sopra c’era il cielo, e la vastità del cielo addolciva la durezza del suolo. Ora, invece, non sapeva più dove si trovasse. Camminando sull’asfalto, capiva che l’ospite è un mendicante, come diceva sua madre, e che ogni città è un deserto.

Lo svantaggio di fare l’investigatore privato nella Svizzera italiana è che spesso non riesci a mettere insieme i soldi per arrivare alla fine del mese. Il vantaggio è che quando senti il bisogno di perdere tempo, nessuno ti impedisce di farlo.

Contini era un uomo lento: ragionava adagio, annotava decine di minuzie nel taccuino. Sapeva aspettare. Aveva il talento di lasciar parlare la gente, finché la gente, forse per esaurimento, gli diceva quello che voleva sapere.

L'autore

Andrea Fazioli

Andrea Fazioli

Andrea Fazioli, nato nel 1978, vive a Bellinzona, nella Svizzera italiana. Guanda ha pubblicato L’uomo senza casa (2008, Premio Stresa di Narrativa, Premio Selezione Comisso), Come rapinare una banca svizzera (2009), La sparizione (2010, Premio Fenice Europa), Uno splendido inganno (2013), Il giudice e la rondine (2014), L’arte del fallimento (2016, Premio Fenice Europa), Gli svizzeri muoiono felici (2018) e Il commissario e la badante (2020). I suoi libri sono tradotti in varie lingue. Gestisce il blog andreafazioli.ch/blog