Negli anni Trenta un gruppo di intellettuali e accademici inglesi dell’università di Cambridge, in nome dell’ideologia e della fede comunista, si mise al servizio dell’Unione Sovietica, dando vita a un gruppo di spie tra le più famose del secolo. Da questo fatto storico John Banville prende spunto per il suo intrigantissimo romanzo, nel quale il protagonista, Victor Maskell, ha i connotati di un noto personaggio che di quel gruppo fece parte: Sir Anthony Blunt, storico dell’arte e intimo frequentatore della famiglia reale. L’intoccabile è la storia di una vita giocata tra gli estremi della verità e della menzogna, della rispettabilità e del disonore. Una memorabile ricostruzione di un’epoca brillante e inquieta, un’affascinante spy-story in cui non manca una sconvolgente rivelazione finale.
Banville è tra i romanzieri più eleganti e intelligenti di lingua inglese.
Un romanzo straordinario: certo il più bello degli ultimi quarant'anni per la vastità, la ricchezza, il terribile riso.
Straordinario, forse il più bel romanzo europeo degli ultimi cinquant’anni.
«Quando è un grande scrittore come Banville a narrare una storia di spie, quest’ultima diviene una errabonda ballata dell’oscurità della vita e del suo deviato ma appassionato anelito alla redenzione.»
Quando è un grande scrittore come Banville a narrare una storia di spie, quest’ultima diviene una errabonda ballata dell’oscurità della vita e del suo deviato ma appassionato anelito alla redenzione.