Le vite di due uomini nell'Europa degli anni Trenta e Quaranta: il primo, il filosofo ebreo tedesco Walter Benjamin, è fuggito dalla Germania e conduce una vita stentata a Parigi, mentre scrive la sua opera più importante, fino a quando, allo scoppio del conflitto mondiale, è costretto a scappare. Il secondo, il giovane Laureano, combattente nella guerra civile spagnola, viene fatto prigioniero in Francia, poi riesce a fuggire e a nascondersi in un paesino dei Pirenei dove diventa contrabbandiere. Qui i loro destini si incrociano e il filosofo gli affiderà il manoscritto, prima di togliersi la vita.
Piacevole come un libro di avventure, eppure capace di gettare una luce puntuale e vivida sui dieci anni cruciali del nostro Novecento.
Un libro insolitamente appassionato, da leggere.
L’angelo della storia... del genere romanzo ha tutto l’appeal possibile, a cominciare dal ritmo e dalla qualità di scrittura. Ma è anche qualcosa di più e di diverso: una memoria scritta su una pagina drammatica di storia europea e un’altra più dolente sulla sconfitta di un uomo solo, mite e giusto.
Finalmente troviamo un romanzo italiano di grande complessità morale, abbinata ad una storia assai interessante che interroga i drammi individuali della storia europea del Novecento.