In Patria, la sua grande opera corale, Fernando Aramburu ha raccontato una comunità ­lacerata dall’odio e dal fanatismo. In questo nuovo, vasto ­romanzo entra invece nell’animo di un ­uomo arrabbiato col mondo, e soprattutto deluso da sé stesso, per non aver mai imparato ad amare e per essersi accorto ora, a cinquantaquattro anni, che forse è troppo tardi. Toni è professore di filosofia in un ­liceo, ma sente di prendere in giro i suoi ­allievi sfoderando certezze che è ben lontano dal possedere. L’ex moglie Amalia gli ha lasciato ­solo rimpianti e rancore, mentre il figlio ­Nikita, problematico fin da piccolo, non gli ha mai dato soddisfazioni. ­L’unica consolazione della sua esistenza ­solitaria sono le chiacchierate al bar con ­l’amico Bellagamba, caustico ma con un grande cuore, e l’affetto instancabile di Pepa, la cagnolina che lo accompagna nei suoi giri per Madrid, in cui Toni cerca di liberarsi a poco a poco di «pezzi» della sua vita, libri e oggetti vari che abbandona sulle panchine, tanto ben presto non gli serviranno più. Già, perché Toni si è convinto che sia meglio farla ­finita. Per riempire il tempo che si è dato prima di rendere definitiva la sua de­ci­sione, comincia a scrivere qualche riga al giorno di cronaca personale: prendono corpo nelle sue pagine storie di famiglia, e riemerge una donna respinta, però sempre capace di una generosità autentica e travolgente. E giorno dopo giorno, il distacco dalla vita si trasforma in un canto alla vita e a tutto quello che ancora può dare: l’amicizia, l’amore, la libertà. Quella libertà simboleggiata dal volo dei rondoni, che come ogni primavera torneranno, a portare la speranza che si credeva perduta.
 

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Semplicissimo nell'ideazione, altissimo nell'esecuzione. I rondoni si fa classico nel suo essere un territorio di riflessioni e di narrazione insieme.

[Marcello Fois, TuttoLibri]

Hai sentito parlare della Madrid di Fernando Aramburu? Ancora no, ma possiamo aspettarci che diventi famosa come la Dublino di Joyce, la Barcellona di Montalbán o la Corfù di Durrell.

[Esquire]

Un romanzo magistrale, che volerà alto e lontano.

[Babelia - El País]

Uno splendido romanzo umanista sulla dignità e la speranza.

[El Periódico]

Una cronaca intima di chi cerca di fare un bilancio della propria vita, con disincanto e cinismo, ma non con amarezza.

[La Stampa]

Fernando Aramburu racconta, con acuta leggerezza, la lotta di un uomo solo, Toni, irriverente eroe che ci cattura pagina dopo pagina con i ricordi smaglianti del passato e la divertita amarezza del presente.

[Corriere della Sera]

Un romanzo intimo e universale, denso di personaggi indimenticabili, che è un grandioso omaggio alla vita.

[Marie Claire]

Tutto intorno a me è tragedia mentre io godo di calma e di una forma fisica invidiabile. Sono, come dire, gravemente sano.

Ho letto che i rondoni emigrano oltre il Sahara, fino all'Uganda o giù di lì, e che passano la maggior parte della loro vita in volo. Proprio quello che avrei desiderato: non toccare il suolo, non sfiorare nessuno. Se avessi potuto scegliere tra nascere uomo e nascere rondone, visto come è andata avrei deciso per la seconda opzione.

Che peccato. Mi hanno insegnato la coniugazione del verbo, ma non la pratica dell'amore e ora temo che sia ormai troppo tardi per imparare.

L'autore

Fernando Aramburu

Fernando Aramburu

Fernando Aramburu, nato a San Sebastián nel 1959, ha studiato Filologia ispanica all’Università di Saragozza e negli anni Novanta si è trasferito in Germania per insegnare spagnolo. Dal 2009 ha abbandonato la docenza per dedicarsi alla scrittura e alle collaborazioni giornalistiche. Patria, grande successo di critica e di pubblico in Spagna, vincitore del Premio de la Crítica, tradotto in 34 lingue, è stato pubblicato nel 2017 da Guanda e ha avuto anche in Italia una straordinaria accoglienza, vincendo il Premio Strega Europeo e il Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Nel 2020 Guanda ha pubblicato un graphic novel ispirato al romanzo. Sempre per Guanda sono usciti gli altri suoi libri: Anni lenti, Dopo le fiamme, Mariluz e le sue strane avventure, Il rumore di quest’epoca, I rondoni e Figli della favola.
Il suo ultimo romanzo è Il bambino, da cui verrà tratto un film, scritto e diretto da Mariano Barroso, in uscita su Netflix.