Questa è la storia di Gaspare Torrente, figlio di pescatore e aspirante latinista, approdato a Torino da una piccola isola del Sud Italia. Un ragazzo come lui, che a tredici anni traduce Orazio e legge Verlaine, deve volare alto, deve fare il liceo e dimenticare il piccolo mondo senza tempo dell'isola. E allora eccolo entrare al liceo, dove non trova grandi maestri ma insegnanti impegnati a imbastire compresenze, eccolo accanto ai compagni, con le scarpe sbagliate e la felpa senza cappuccio. È fuori moda, fuori tempo, fuori posto: un pesce fuori dalla sua acqua, una barca in un bosco.
L'unica nostra scrittrice capace di una comicità deliziosamente coinvolgente.
Una barca nel bosco si staglia come una parabola lucida e graffiante sulla nostra società. Ferma nella denuncia, stemperata in un'ironia dolce-amara.
Con stile leggero e divertito ma mai gratuito, Paola Mastrocola ci regala un'altra fiaba moderna per ricordarci come l'arte e la natura possano ancora essere un'alternativa alle barbarie.
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