In questa nuova raccolta di saggi Arundhati Roy ci aggiorna con acume e coraggio sull'evolversi di alcune vicende indiane, e non solo, già affrontate in Guida all'impero per gente comune e in La strana storia del parlamento indiano, ma prende anche in esame avvenimenti di strettissima attualità, come gli attentati a Mumbai del novembre 2008. Con il consueto stile preciso, documentato, impeccabilmente logico e venato di un humour preciso ed equilibrato, Arundhati Roy ancora una volta cerca di aiutarci a districarci nel complesso intreccio di politica, religione, economia e comunicazione di massa della "più grande democrazia del mondo".

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L'autore

Arundhati Roy

Arundhati Roy

Arundhati Roy è l’autrice dei romanzi Il dio delle piccole cose, vincitore nel 1997 del Booker Prize e tradotto in quaranta lingue, e Il ministero della suprema felicità. Ha scritto inoltre numerosi libri di non fiction: La fine delle illusioni, Guerra è pace, Guida all’impero per la gente comune, L’impero e il vuoto, La strana storia dell’assalto al parlamento indiano, Quando arrivano le cavallette, In marcia con i ribelli, I fantasmi del capitale, Cose che si possono e non si possono dire (con John Cusack), Il mio cuore sedizioso e Azadi. Nel 2023 le è stato assegnato lo European Essay Prize alla carriera e nel 2024 il PEN Pinter Prize per la sua capacità di raccontare «importanti storie di ingiustizia con intelligenza e grazia». Tutti i suoi libri sono pubblicati in Italia da Guanda. Vive a New Delhi.